| Che compito impegnativo affrontare un discorso sulla principale eresia di tutti i tempi, con mille diramazioni, tutte eretiche, tutte destinate a venire aspramente combattute dall’ortodossia cattolica a cominciare dai primissimi secoli dopo Cristo! Ogni volta l’ortodossia è stata spietata contro gli gnostici, ha tentato di distruggere tutti i loro testi, di estirpare alla radice la mala pianta, affinché nulla della loro dottrina sopravvivesse, ma così non è stato: le tante eresie gnostiche si sono perpetuate nei secoli a venire, sono arrivate fino a noi, tradotte nei testi dei loro persecutori che si sforzavano di contrastarle, fino all’incredibile ritrovamento dei papiri di Nag Hammadi, una storia affascinante come un film di Indiana Jones.
Due sono sostanzialmente i rami dell’eresia. Il primo è quello dello gnosticismo siriaco egiziano che ebbe come precursore il padre di tutti gli eretici, il famigerato Simon Mago, ebbe il suo periodo di massimo splendore intellettuale con la scuola valentiniana del II secolo d.c., subì gli attacchi polemici di Ireneo, Ippolito, Origine, Epifanio e Tertulliano per poi eclissarsi rapidamente alla fine del secolo successivo nei meandri oscuri della storia alimentando dottrine esoteriche. E’ interessante notare (caso più unico che raro nella storia delle religioni patriarcali) che la figura centrale del mito è femminile, Sophia, l’ultima ipostasi divina, colei che con la sua angosciosa ricerca del Padre celeste determina la formazione stessa dell’intero universo materiale.
L’altro ramo, assai più popolare, è lo gnosticismo persiano, che ebbe come fondatore un altro eretico mitico: Mani, vissuto nel III secolo d.c. Com’è noto il manicheismo fu aspramente combattuto da Sant’Agostino, che in origine era stato pure lui manicheo e poi, come tutti i neo convertiti si mostrò assai feroce nel combattere i suoi ex compagni di fede. Il ramo persiano ebbe una maggiore fortuna popolare di quello siriaco-egiziano, la mitologia manichea non ha la profondità psicologica e filosofica di quella valentiniana, ma è senza dubbio molto più affascinante da un punto di vista narrativo, può essere presa a ispirazione di moderne storie di fantasy, compreso il “Signore degli Anelli”. Il ramo persiano di fatto sopravvisse a lungo a livello popolare, fino all’eresia catara e anche oltre e ancora oggi, ho sentito dire, sopravvive sia pure in modo molto limitato presso alcune popolazioni del medio oriente.
Tutte le eresie gnostiche, protognostiche o derivate, come ben illustra uno dei massimi esperti di gnosticismo, H Jonas, hanno in comune un sentimento negativo della creazione e della materia in netta contrapposizione con il mondo della luce, della pura spiritualità e del bene. Lo gnosticismo è prima di tutto ribellione al mondo, negazione di ogni valore alla creazione, attuata da pseudo o vere divinità malvagie, antagoniste, arroganti e ignoranti quanto bramose che tentano di scimmiottare l’autentico principio divino, ma combinano solo misfatti. Ai tempi esso rappresentò un nuovo sentimento della cultura umana in netta opposizione all’ormai decadente ellenismo pagano. I sogni di costruire imperi umani in cui potessero regnare equità e giustizia o erano già andati infranti con il tramonto dell’ellenismo, o mostravano segni di profonda decadenza come l’impero romano. La giustizia e il bene non potevano costruirsi come utopie del mondo, perché il mondo è in essenza male e corruzione. L’unica speranza di salvezza va riposta nella gnosi che è conoscenza, illuminazione, recupero dello spirito disperso nella creazione grazie alla vera luce che libera dal tormento della materia, dal tormento di esistere in questo mondo.
Non c’è alcun dubbio che si tratti di una religione e di una filosofia di reazione alla decadenza morale e culturale della società pagana che nel cosmo riconosceva invece una suprema armonia. Oggi forse viviamo in un’epoca di pari decadenza morale e spirituale, come Sophia che vaga nel buio dell’universo soffriamo dell’angoscia di esistere e questa angoscia modella il mondo in cui viviamo tra un profluvio di prodotti e oggetti che nuovi demiurghi tecnici ed economici ci propinano senza sosta nel tentativo sempre fallito di costruire il paradiso nel mondo.
Forse per questo l’eresia gnostica può ancora vibrare, la possiamo comprendere, appartiene al nostro sentimento, senza però che ci sia dato vedere la luce della vera gnosi, ma essa, fin dall’origine, fu riservata a pochi eletti.
Se questa discussione ha stimolato curiosità relativamente ai contenuti delle varie eresie gnostiche fatemelo sapere, cercherò di rispondervi, ciao a tutti.
|
