Richard Wilbur

Fuori della finestra aperta
L'aria del mattino è inondata di angeli,
scrive Richard Wilbur. Ma no, Richard. No.
Quelli erano solo lenzuoli.

Quando è necessario guardare la realtà con occhi cinici e quando invece possiamo perderci nella sua profonda infinita bellezza?

Guardare la realtà con occhi cinici non è mai una buona mossa e penso da tempo che sia - per lo più - un meccanismo di difesa.
Cercare la magia in ciò che ci circonda, lasciare che il mondo ci affascini con la sua bellezza, contemplare l'armonia della Natura non è mai sbagliato e chi lo guarda così non è - come credono alcuni - in un mondo di fiabe, dove tutto è bello.

Apprezzare ciò che ci circonda, farsi affascinare anche dal semplice - ma leggiadro - volo di una farfalla, significa guardare il mondo in modi diversi, non per forza guardarlo con i paraocchi.
Il mondo non è rose e fiori, ma se da una parte ci scandalizziamo per le ingiustizie e ci interessiamo e occupiamo di tutto ciò che va male nel mondo, perché poi non possiamo farci incantare anche dalla felicità di un bambino (felicità, non gioia), dallo sbocciare di un fiore, dal suddetto volo di farfalla? Perché devono dire che viviamo in un mondo di sogni se vogliamo ancora vedere ciò che è buono in questa Terra? Perché ci dicono che giriamo con i paraocchi se siamo ancora disposti a sognare e ad ammirare uno spettacolare tramonto immaginando nelle nuvole rosate destrieri e draghi?

Spero di non essere andata fuori tema, anche perché ho scritto tutto di getto. >.<

cara Elena sono perfettamente d'accordo con te bisogna sempre guardare il mondo con occhi da sognatore (come dicono in molti) in modo da non cadere nel buio della vita reale

I lenzuoli potranno ancora essere angeli, e tu lo sai. Vedere che erano solo lenzuoli fa male, ma aspettare che tornino gli angeli, quello non fa male a nessuno.

Bellissimo...