Ritorno al domani, Ron Hubbard

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qerubin
view post Posted on 18/9/2008, 16:01




CITAZIONE
TITOLO
“Ritorno al domani”
AUTORE
Ron Hubbard, prolifico scrittore statunitense nato a Tilden il 13 marzo 1911, è ricordato soprattutto per essere stato il fondatore del movimento Scientology e di Dianetics. Le sue opere letterarie hanno spaziato tra molti generi, dalla fantascienza alla fantasy, dalla religione ai testi tecnici, oltre a testi educativi e di management, saggi e poesie. Hubbard ebbe una vita privata molto movimentata, si sposò tre volte ed ebbe sette figli. Per tutti gli anni anni trenta, scrisse diversi racconti e romanzi all'interno di riviste allora molto popolari, guadagnandosi un posto d'onore nell'epoca d'oro della fantascienza americana. Scrisse principalmente libri e racconti di fantascienza e di fantasy, ma anche qualche western e storie d'avventura. I critici letterari spesso citano Final Blackout (Blackout finale), ambientato in un'Europa devastata da una guerra e Fear (Paura), un horror psicologico, come i migliori esempi degli scritti di Hubbard del filone pulp.
Bibliografia
- 1937 - Buckskin Brigades
- 1939 - Schiavi del sonno (Slaves of Sleep)
- 1939 - Il tenente (Final Blackout), Urania n. 701
- 1948 - L'uomo che non poteva morire (Death's Deputy), Urania n. 37
- 1948 - I Signori del sonno (Masters of Sleep)
- 1951 - Le quattro ore di Satana (Fear), Urania n. 89
- 1951 - La trama fra le nubi (Typewriter in the Sky), Urania n. 105
- 1954 - Ritorno al domani (Return to Tomorrow o To the Stars), Urania n. 147 (ristampa sul n. 394); New Era Publications Italia (ISBN 8885917828)
- 1970 - The Ultimate Adventure
- 1975 - Seven Steps to the Arbiter
- 1982 - Battaglia per la Terra (Battlefield Earth), New Era Publications Italia (ISBN 8885917666)
VICENDA
“Alan Corday è un nobile ma, perso il suo patrimonio, ha perso anche il suo prestigio; ciononostante ha una fidanzata che lo ama, Chica, ma lui vuole fare nuovamente fortuna per poter provvedere al futuro di entrambi. Cosi Alan si avventura nel porto della fantascientifica New Chicago per farsi imbarcare su una nave diretta per Marte, dove si dice che il Console, l’allora sovrano del pianeta rosso, paghi molto bene. Si imbatte però nella ciurma del Levriero, una nave del lungo viaggio, alla ricerca di un buon ingegnere, e da questi viene rapito. Le navi del lungo viaggio viaggiano a velocità relativistiche, per cui il tempo a bordo delle navi è rallentato; così rallentato che una settimana di bordo coincide a più di quarant’anni sulla Terra. Così Alan Corday, angosciato dalla perdita della fidanzata, vive nell’illusione di un ritorno sulla Terra, mentre inizia a conoscere i personaggi di punta dell’equipaggio del Levriero, primo dei quali l’insondabile, eccentrico ed incredibilmente impulsivo capitano Jocelyn. Durante questo primo viaggio Alan viene contattato da una strana anziana signora, Regina, che gli propone un ammutinamento per fare ritorno sul pianeta, ma Alan si ammala e l’ammutinamento sembra saltare. La nave giunge alla sua prima tappa, il pianeta Scalo Johnny, su cui si era insediata una colonia umana che, al momento dell’atterraggio, era sparita nel nulla. Così il Levriero ripartì per la Terra, e Alan passò tutto il tempo di quel secondo viaggio nell’illusione e nell’agitazione di un incontro con la sua amata. Giunto sulla Terra trova Chica cambiata, ormai ultraottantenne, e impazzita a causa della sua scomparsa improvvisa; il suo cuore si spezza e, intontito, torna sul Levriero, ormai la sua unica vera patria. Passano gli anni e i viaggi si susseguono, quando un giorno il Levriero fa ritorno ad una Terra completamente trasformata ed assoggettata a un dittatore freddo e crudele. Il capitano Jocelyn muore durante la difesa della nave, ed è solo grazie all’ingegno di Alan che l’equipaggio riesce a salvarsi. La popolazione terrestre, completamente ignara di ciò che le navi del lungo viaggio rappresentano, aveva accolto con le armi il Levriero, ma l’astuzia di Corday aveva trasformato la paura di quella gente in ammirazione, aveva osannato le navi come portatrici di ricchezze infinite, in modo da evitare che una simile carneficina si ripetesse. Così Alan prende il posto di Jocelyn al comando del Levriero, e scopre nell’alloggio del capitano una lettera a lui intestata in cui Jocelyn si scusa per avergli infranto il cuore, e gli rivela il vero significato del lungo viaggio.”
INTRECCIO
L’intreccio è relativamente semplice, nel senso che il tempo di bordo del Levriero si svolge in maniera cronologicamente corretta; il tempo sulla Terra subisce invece pause e sbalzi a seconda della durata dei viaggi.
AMBIENTE
Il romanzo è ambientato a bordo del Levriero, una nave del lungo viaggio costruita più di duemila anni prima della nascita di Alan Corday. È una nave antica, somigliante più ad un ammasso caotico di pezzi multiformi piuttosto che ad una nave vera e propria, questo a causa dei diversi pezzi sostituiti in epoche diverse. La nave è sudicia, sporca, e nessuno sembra essere mai interessato a pulirla.
PERSONAGGI
- Alan Corday: ingegnere supervisore della classe decima, un nobile senza soldi. Giovane, bello, ed estremamente intelligente è innamorato di Chica, ma la perderà in seguito al suo primo lungo viaggio. L’equipaggio del Levriero lo tratta subito con rispetto, un rispetto scambiato per antipatia da Alan.
- Capitano Jocelyn: non troppo giovane, bello in volto, freddo ed impulsivo, è il capitano del Levriero, una nave del lungo viaggio chiamata dal suo equipaggio con il soprannome Pulce ammaestrata.
- Regina: donna anziana, grassa, unta e sporca. Si rivela molto fedele al capitano Jocelyn al punto da fingere, come ordinato, un ammutinamento per provare il coraggio e la fedeltà di Alan.
- Chica: la ragazza di Alan, impazzita a causa della sua scomparsa, e solo per questo risparmiata dal nuovo governo instauratosi dopo la sua partenza.
TEMATICA
Il libro è molto bello, e come dicono le sue appendici nonostante sia un romanzo fantascientifico, riesce a mantenere intatto uno sfondo metafisico. Ho letto questo romanzo per la mia passione per la fantascienza e lo ho trovato intrigante e freddamente logico allo stesso tempo, ma con un’energia incredibile.
Solo durante la redazione di questa scheda libro ho scoperto che l’autore è il fondatore della chiesa di Scientology, e la cosa mi ha non poco scosso. Non riesco quindi ad immaginare il motivo per cui un individuo simile possa aver scritto un libro di questo tipo.

 
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view post Posted on 19/11/2015, 13:04




Complimenti per la tua critica a questo bellissimo libro. Dici che ti ha scosso sapere che L. Ron Hubbard ha fondato Scientology. Penso allora che tu ti sia fatta impressionare dalle chiacchiere e dai pettegolezzi, ma scommetto che non hai mai letto nulla di Scientology. Prova a leggere il libro "Scientology, una nuova ottica sulla vita" e fatti un'idea tua. Lo trovi anche in molte biblioteche pubbliche. Ciao
 
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1 replies since 18/9/2008, 16:01   113 views
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